Una storia di famiglia. Una storia lunga secoli. Una storia di sapori. Benvenuti “Al Vèdel” e “Podere Cadassa”.
La nostra storia inizia da qui. Da questo piccolo lembo di terra adagiato sulle sponde del Grande Fiume, racchiuso fra il silenzio della campagna agreste e la magnificenza di quello che fu il Gran Ducato di Parma e Piacenza. Da una parte il fiume Po a delimitare quel caleidoscopio di uomini e racconti che è il Mondo Piccolo narrato da Guareschi e dall’altra parte la Reggia Ducale, la piccola Versailles, nelle cui stanze ancora oggi si rivivono i fasti della vita di corte.
Siamo a Colorno, alle porte di Parma. Siamo nella Bassa parmense. Siamo nella Food Valley italiana. È da qui che veniamo ed è da qui che parte il nostro racconto.
Tutto ebbe inizio nel lontano 1780, quando l’anziana zia Cleofe decise di trasformare il proprio rustico in uno spaccio di generi alimentari e posto di ristoro per viandanti. “Dalla Siora” aprì le sue porte a viaggiatori, commercianti e compaesani.
“Dalla Siora” si poteva trovare ristoro, ci si informava, si riposava. Come in famiglia. La famiglia Bergonzi che continuò negli anni la tradizione dell’ospitalità e dell’amore per la buona cucina, con la trattoria “Marietta” nel 1927, “Da Ernesto” nel 1962 e infine con il ristorante “Al Vèdel” nel 1976. In campagna tutto era fatto in casa. Anche la cucina era artigianalità. E così, come vuole la tradizione di questa terra, a fianco del rustico si trovava il Podere Cadassa, il piccolo laboratorio di famiglia per la produzione dei salumi tipici del parmense, a partire dal più nobile degli insaccati: il Culatello. Il lavoro artigianale delle sapienti mani dei norcini veniva così offerto agli avventori del locale, proprio come succede oggi ai clienti de “Al Vèdel”.
“Al Vèdel” è il nome che abbiamo deciso di conservare per il nostro ristorante. “Al Vèdel”, perché la cucina non è solo una questione di famiglia, ma anche di territorio. O almeno questo è quello che proponiamo noi tutti i giorni ai nostri ospiti e che qui si ha la certezza di trovare. “Al Vèdel” è infatti il nome dialettale de “Le Vedole”, la piccola località alle porte di Colorno, dove, da quel lontano 1780, la nostra famiglia ha il piacere di accogliere quei viandanti che nel corso del tempo sono diventati clienti, turisti, gourmand.
Tradizione, qualità e ricerca. Questa è la nostra cucina, questo è il nostro sapere, questa è la nostra arte.
Enrico, Monica, Edgarda, Marco
Chef Patron
Enrico Bergonzi
La cucina è il suo ambiente naturale. Qui ha mosso i primi passi, detto le prime parole, sognato, studiato, lavorato, amato. Da oltre trent’anni dirige il ristorante di famiglia con una linea giovane e creativa, senza dimenticare il forte legame con la cucina tipica del territorio.
Sommelier e responsabile del Podere Cadassa
Marco pizzigoni
Loquace, spiritoso e creativo. Grande appassionato di vini, seleziona personalmente le etichette proposte dal Vedel, accompagnando ogni cliente nella scelta del calice più appropriato. È inoltre il responsabile del Podere Cadassa e consigliere del Consorzio del Culatello di Zibello.
Responsabile di Sala
MONICA BERGONZI
Il Vedel è la sua “casa”. Nelle sue sale è cresciuta e qui ancora oggi accoglie gli ospiti, con la gentilezza e la discrezione che da sempre la caratterizza. Il menu del Vedel non ha segreti per lei: ogni piatto diventa una narrazione da ascoltare e poi degustare.
Responsabile di Sala ed Esperta di Formaggi
Edgarda Meldi
Il “naso” del Vedel. Grande ricercatrice, è un’instancabile selezionatrice di formaggi di qualità, scegliendo personalmente le varietà casearie del “Carrello dei Formaggi” che illustra agli ospiti, svelando curiosità e storia di ogni singolo prodotto.
Chef Executive
Matteo Bersellini
È il braccio destro di Enrico, fin da quando, ancora studente, iniziò la sua carriera come tuttofare al Vedel. E qui è rimasto, alternando lo studio e il lavoro a esperienze culinarie all’estero. La panificazione e i dessert sono la sua grande passione. È lui il “pasticcere” del Vedel.
Norcino e Responsabile produzione salumi
Riccardo Ragazzini
Amore per la propria terra e per il lavoro artigianale. È questo che ha spinto Riccardo a diventare norcino ed è questo che tutti i giorni esprime attraverso il suo lavoro al Podere Cadassa. Segue direttamente la produzione del salumificio e insegna il mestiere ai giovani studenti.